Tra Stravinsky e Rachmaninoff. “Avos”, la fede e speranza nel futuro

Avos, un termine intraducibile, per una nuova visione delle avversità.

La parola russa авось, rappresenta un atteggiamento profondamente radicato nella cultura dell’est europeo e non solo. Speranza di ottenere riconoscimento e successo, nonostante le difficoltà. Speranza in un aiuto proveniente da forze superiori e da Dio. Un concetto che ha punti in comune con l’idea cristiana di Provvidenza. Un’idea legata al destino. Non per niente, alcuni dei saluti di commiato più utilizzati in terra russa sono удачи (“Udachi” equivalente a buona fortuna).

Più ampiamente “Avos” descrive un atteggiamento speranzoso e ricco di fiducia nella bontà del futuro e del mondo, nonostante tanti fatti attorno all’individuo provino il contrario. Avos è il non cedere alla credenza che il male, il dolore, la difficoltà siano ovunque e regnino incontrastati, nonostante l’apparente visibilità e rumore da essi generati. Il bene è spesso invisibile, ha un suono delicato e si cela dietro il velo della realtà.

Abbiamo scelto due compositori russi, naturalmente legati a questa parola per padronanza linguistica, per omaggiare questo concetto colmo di speranza.

Con la Suite Italienne di Stravinsky si aprirà il concerto: si tratta della trascrizione per pianoforte e violoncello del balletto “Pulcinella”, redatta dal compositore e dal violoncellista Gregor Piatigorsky. L’opera, in stile neoclassico, riporta modificate ed elaborate, molte melodie del compositore italiano Giovanni Battista Pergolesi, vissuto nel 18° secolo.

Igor Stravinksy

Il concerto proseguirà con un’opera molto nota nel repertorio cameristico: la Sonata per violoncello e pianoforte op.19 in sol minore di Sergei Rachmaninoff. Scritta nel 1901, fu composta quasi contemporaneamente al celebre Concerto per pianoforte e orchestra no.2. Questa contemporaneità si rende manifesta nell’impegno tecnico della partitura pianistica e nel richiesto suono orchestrale ed effettistico del violoncello.

Sergei Rachmaninoff al pianoforte

Artiste della serata saranno la violoncellista Martina Biondi e la pianista Margherita Santi.

Verona, Giardino Giusti, Via Giardino Giusti 2

È consigliata la prenotazione: herbstmusicauxfestival@gmx.com